Quinta puntata dell’educare nel digitale. Terza sfida: il mito dei soldi facili. La soluzione? Rivalutare il lavoro, partendo dalla sua dignità.
Categoria: Pastorale
3 TECNICHE PER I LAVORI DI GRUPPO
Mai provato durante una formazione, l’esperienza della divisione in gruppi? E il dramma della restituzione in plenaria? Tre tecniche per una soluzione formativa piacevole e utile. Continue reading
APPUNTI DI VIAGGIO 13/22 (dal 11/4 al 18/4)
Passaggi
BUONA PASQUA! Buon Passaggio. Pasqua è una festa bellissima. Nata come festa pagana per celebrare il passaggio dall’inverno alla primavera, divenne una festa ebraica per festeggiare il passaggio dalla schiavitù alla libertà e infine la festa cristiana, il passaggio dalla morte alla vita. Un’iperbole di significati che cresce perché il tempo pasquale è il tempo speciale più lungo della liturgia cristiana: 50 giorni. 50 giorni per ricordarci di passare dall’inverno delle schiavitù che sanno di morte, alle primavera di libertà che sanno di vita. 50 giorni di rinnovamento per tutti, cristiani o meno.
Buona passaggio perciò a tutti e a ciascuno di voi.
La settimana che ci ha portato a Pasqua è stata piena di bei momenti… anche perché tutti processi più che eventi!
Lunedì 11/4 – Insuperabili (TO)
Nuovo incontro formativo con il team guida. Questa volta ho provato TEAM UP, un gioco collaborativo, dove vince una squadra ma solo se vincono tutti! Un gioco che nasce da MATCH UP, un bellissimo gioco Asmodee.
Lunedì 11/4 – Piazza dei Mestieri (TO)
Chiuso il percorso di Didattica Ludica con i coordinatori del CFP di Piazza dei Mestieri! Ultima puntata: quali idee da giocarsi in una classe? Abbiamo provato TimeLine, Match Up, Time’s Up e Concept. Posso dirlo? Che figata!
Mercoledì 13/04 – Certaldo (FI) Online
Continua il percorso di formazione alla comunicazione sociale e integrata con la Misericordia di Certaldo. In questa puntata i tre criteri per scrivere un post adatto per un social di un ente sociale.
Lunedì 18/04 – TV2000 Diretta televisiva
A Pasquetta anche io in qualche modo ho partecipato all’evento degli adolescenti in Piazza s. Pietro con Papa Francesco. Un breve cameo durante il commento dell’evento, solo per sottolineare il ruolo degli educatori quando si vivono queste esperienze. Appena è disponibile, vi pubblico il pezzo e magari approfondiamo insieme.
Una settimana bella anche questa. Non una settimana di passaggio, ma di passaggi, cioè di processi vissuti intensamente. Come vi auguro di vivere questo tempo speciale.
Buona vita, buoni passaggi, buon tutto.
GG
TRA BENE E OTTIMO. UNA REGOLA D’ORO DA DON BOSCO
Due frasi che d. Bosco usava spesso, anche se una più dell’altra. E nessuna delle due era in realtà sua. Però sono due frasi che ci aiutano molto. Nella formazione e nella vita.
VALUTARE O VERIFICARE…
Ancora una nuova rubrica. Sullo slancio dell’imminente uscita delle espansioni di Projectus, affrontiamo le sfide del progettare come stile formativo. Continue reading
APPUNTI DI VIAGGIO 12/22 (dal 28/3 al 10/4)
Correre
Pare che correre derivi da “carro”. All’inizio indicava un andare di gran lena, come sinonimo di identità (il corso del fiume) e di costanza (fare il proprio corso). Da qui il correre per una gara, fino al correre di qua e di là di oggi, che spesso ti fa perdere sia l’identità che la costanza.
Mi capita spesso di fare tante cose. In queste due settimane forse ne ho fatte pure troppe. Quand’è che viviamo il primo senso di correre ed evitiamo le trappole del secondo? Fino a che punto il fare tanto è pienezza e non fuga o caos?
Credo che il criterio sia quando mentre fai tanto vedi ancora il filo rosso delle tue azioni.
Quando ti impegni anche a costruire la struttura, mentre sei in giro a fare, fare, fare…
Quando mentre un po’ affannato ad arrivare a fine giornata e a fine mese, pensi anche ad arrivare a fine dieci anni.
Ho corso in queste due settimane. Tanto. Ma per fortuna mi sembrato anche di aver seguito il mio corso, di aver costruito un nuovo corso.
Lunedì 28/3 – Pastorale Giovanile diocesi d’Ivrea
Continua il percorso di Accompagnare con un gruppo della PG di Ivrea. Questa espansione del corso “Accompagnare in questo tempo” a me sta dando veramente tanto. È venuto fuori tanto materiale da scriverci un libro… che sia il seguito del “Manuale dell’Imperfetto Incontro Formativo”? Anche perché l’ultimo argomento è stato “Il metodo S.P.R.I.N.T. per accompagnare un gruppo”, quindi il crossover c’è già stato!
Martedì 29/3 – Scandicci
2° appuntamento del percorso di formazione per catechisti “Cateché?”. Anche qui la battuta è uscita: “Anche solo per il titolo, io un corso online che si chiama così lo farei!”. Che ne dite? È il caso di lavorare a un corso dove mettere insieme tutto quello fatto in questi anni in tema di catechesi e pastorale? Se lo faccio però ho bisogno proprio del vostro aiuto… quali sono le priorità? Che cosa è meglio dire?
Mercoledì 30/03 – Università di Torino – Dipartimento di Management
Preso da mille cose non so se vi ho detto che come AGO sto tenendo un laboratorio professionalizzante a Economia. Si intitola “5 macro softskills per l’economia”. Bellissimo!! Un percorso affascinante che mi sta aiutando davvero a capire come aiutare gli universitari a crescere… inutile dire che giochi da tavolo e interazioni sono sbarcate anche a UNI.TO!!!!
Giovedì 31/03 – Verona
Posto questa foto. È il nuovo consiglio di Federsolidarietà Verona, la parte di Confcooperative che si occupa delle cooperative sociale. Io ho partecipato alla parte formativa dell’assemblea che l’ha votato. Con 17 anni di cooperazione alle spalle è stato tornare a casa. Ma questa foto dice di più, dice il lavoro di rete e lo stile che porta a dare prima di pensare a un ritorno immediato. E come so da ormai oltre 20 anni di lavoro, tutto torna, sempre moltiplicato.
Venerdì 1/04 – Misericordia di Andria
Come ormai sapete, sto lavorando moltissimo con le Misericordie d’Italia. Forse però non sapete che anche le Misericordie hanno un movimento giovanile, si chiama G.Emme, Giovani Misericordie. Ad Andria, in mezzo a tanti amici, ho avuto il piacere di fare un incontro con le G.Emme locali. Il tema? La fiducia in sé. Perché non puoi donarti se non ti appartieni, e perché non puoi amare se non ti ami… anche se per fortuna, tante volte è proprio il donarti che ti insegna ad appartenerti ed è l’amare altri, che ti insegna ad amarti. …e comunque usare Dream On è sempre uno scasso!
Sabato 2/04 – Pastorale giovanile di Bari
Qui è stato veramente il top! Una giornata di laboratori operativi creati con l’equipe di PG, tutti incentrati sull’icona di Effatà, l’icona che da qualche tempo per me è il segno della pastorale attiva. Ci sarebbe da scrivere tantissimo sui 5 laboratori preparati (Giocare – Formare – Amare – Pregare – Desiderare) e sulle tre provocazioni fatte in plenaria! Magari ci facciamo un po’ di riflessioni nella rubrica di #teologiaeformazione oppure facciamo un e-book sul tema? Insomma di pensate ce sono tante, proprio perché la giornata è stata ricchissima!
Domenica 3/04 – Coordinamento Oratori di Perugia
Ma che bella giornata a Perugia! Che bello lavorare con i coordinatori dei Centri Estivi! E che bello il doppio laboratorio su “Progettare un Centro Estivo” e “Formare gli animatori per il Centro Estivo”. E il bello è che se per il secondo ho usato il Manuale (ve l’aspettavate vero?) per il primo ho ultimato un’espansione per Projectus! Eh sì mi sa che tra un po’ lo pubblichiamo!
Lunedì 1/04 – Misericordia di Certaldo
Con la Misericordia di Certaldo (FI) sto lavorando da un po’ per un rilancio della direzione e del coordinamento. Ora è partito questo nuovo lavoro: un progetto di comunicazione integrata. Davvero mi affascina molto lavorare sulla comunicazione sociale, sulla comunicazione esterna che diventa stimolo per quella interna. A molti appare “marketing”, ma il marketing vero, quando vuole fare qualche passo forte, chiede sempre una cosa: “Chi sei? Cosa vuoi raggiungere con il tuo agire?”. E capire chi si è, è fondamentale, nel terzo settore come in tutti i settori, nel no-profit come nel profit. Oggi più che mai.
Martedì 5/04 – AIF Piemonte
Si, devo ammetterlo. Mi sono emozionato. Sono socio AIF e con grande onore ho risposto alla richiesta di tenere un webinar. Anche perché il tema era tenere parlare di Projectus! È stato davvero stimolante confrontarsi con colleghi che ti aprono nuovi mondi. Sono uscite idee per usare Projectus con le aziende, sono nate richieste specifiche. Presto ne sentirete parlare!
Domenica 10/04 – Pastorale Giovanile di Saluzzo
Queste due settimane sono terminate con il primo laboratorio nella diocesi di Saluzzo. Ve ne avevo parlato. A me piacciono molto i laboratori in cui con i responsabili si crea il percorso per i più giovani! Mi sembra un laboratorio al quadrato! Bellezza a tutto andare. E poi vedere 80 giovani impegnati nell’ “arcipelago dell’accoglienza” in vista di un GREST… davvero tanta roba!
Insomma tante cose in queste due settimane. Ora per fortuna si rallenta un po’ perché c’è un’altra corsa da fare. Una corsa impegnativa che per grazia, sfocia in una parola bellissima: Pasqua, un passaggio di vita di cui tutti abbiamo bisogno. Cristiani o altro. Abbiamo bisogna di vita buona e di buona vita, abbiamo bisogno di sentirci dire “Pace”, abbiamo bisogno di risurrezione. Tutti.
Buona vita, buone corse (vere), buon tutto.
GG
IL CORPO NELLA FORMAZIONE
Il corpo è fondamentale quando formiamo perché rende presenti: rende presente, come dono e come responsabilità, sia il formatore che i formandi. Dal teatro qualche consiglio per formare meglio. Continue reading
TEORIA, STRATEGIE E TECNICHE
Vanno usate le tecniche nella formazione? Perché? E a quali condizioni? Per trovare una risposta occorre un’analisi più profonda, che parte dalle nostre convinzioni interiori. Continue reading
APPUNTI DI VIAGGIO 11/22 (dal 14/3 al 27/3)
Incontri
Imperdonabile! Già non mi faccio più di tanto vivo sui social e in più salto una settimana con voi! Scusate. Colpa della marea di incontri fatti, che però è anche merito della mia voglia di vivere.
Vivo di incontri, sia quelli formativi che faccio per lavoro, sia l’incontro con le persone. Per me è davvero bello e travolgente incontrare gli altri, cercare di andare oltre il primo scambio, vedere che cosa può aiutarci ad andare avanti insieme. Per questo oltre agli incontri formativi, cerco sempre di incontrare le persone, senza pretese, senza obiettivi se non quello del confronto, sapendo che poi nasce sempre qualcosa di bello!
Mercoledì 16 e Giovedì 17/03 – Misericordie d’Italia
Sia online che in presenza, continua l’avventura della formazione e preparazione del Sinodo delle Misericordie. Che ormai è di fatto partito. Giovedì 17 a Roma con una messe solenne è partito questo percorso. Mi ha fatto effetto vedere benedetti, gli strumenti che ho pensato per il cammino del Sinodo, due training tools per decidere insieme, uno per grandi gruppi, uno per piccoli gruppi.
Venerdì 18/03 Alghero – Concept Lab
Finalmente ho visto il Concept Lab degli amici di Siderformazione! Che emozione! E che bello fare il primo tour sardo di FORMARE CON IL GIUSTO SPRINT! Una serata bellissima… piena di vita! In tutti i sensi ;)!
Sabato 18/03 Cagliari – CGS La Giostra
Seconda tappa di FORMARE CON IL GIUSTO SPRINT! Devo dire che il format mi piace molto. Siamo ancora alla 4° data e quindi si riaggiusta sempre qualcosa, ma è bello farlo grazie alle reazioni dei partecipanti!
Da qui in poi niente foto… la testa in ritardo su tutto si è dimenticata di farle, ma per fortuna i volti e le esperienze sono tutti, anche se tanti, nella mia mente e nel mio cuore.
Lo sono i volti del gruppo di ricerca LABOR, con cui ci si interroga come dovrebbe essere una comuità salesiana che incentra la sua vita sul tema dell’educazione al lavoro con adolescenti e giovani.
Lo sono i volti degli 8 educatori delle cooperative IL PONTE e SPAZIO APERTO, che hanno inaugurato una multiofficine come luogo aggregativo e creativo per gli adolescenti di 8 comuni nella zona veronese del Garda. Abbiamo capito come usare il fare per educare con Stay Cool e abbiamo visto come costruire un sogno educativo con Dream On.
Lo sono gli amici della Pastorale Giovanile di Verona, con cui pensiamo sempre cose belle e che mi hanno regalato il conoscere i giovani dell’Accademia teatrale di Kiev, rifugiati in Italia e ospitati da loro per continuare le lezioni. Mi hanno fatto venire una gran voglia di riparlare di come il teatro aiuti la formazione. Ho iniziato a farlo qui.
Lo sono i genitori delle medie di Cittadella (PD), con cui abbiamo riflettuto sulle quattro parole chiave per rimettersi in gioco come genitori: parlarsi, giocare, regolare, incontrarsi. Bello sapere che parte un cammino insieme che ci farà ritrovare nei prossimi anni.
E poi ci sono dei volti nel Veneto che hanno aperto nuove strade. Ve ne parlerò a breve, appena saranno più concrete. Sappiate solo che sono gasatissimo. Perché il bello degli incontri veri, è che ti portano sempre un po’ più in là.
Buona vita, buoni incontri, buon tutto.
GG
LO SPAZIO NELLA FORMAZIONE
Una premessa fantastica
Ci pensavo da un po’, ma sicuramente ha dato il colpo di grazia aver incontrato i giovani ucraini dell’accademia di teatro di Kiev ospitati dal Centro di Pastorale Giovanile di Verona. Parlare con Matteo Spiazzi e con Emanuele, mi ha riportato a un periodo della mia vita in cui il palco era davvero tanto, se non tutto. L’ho fatto con serenità, come spiegavo a Emanuele, attore e futuro regista che ogni settimana viene su da Roma, a dare una mano per far continuare gli studi a questi trentina di splendidi giovani. Non mi definisco più teatrante per rispetto. La passione c’è ancora tutta e sicuramente tutto quello che so del palco lo porto nella formazione. Ed è proprio in quest’ambito che continua anche la ricerca. Così dopo aver insegnato per anni Animazione da Palco e Filosofia del Varietà, eccomi pronto in questa nuova avventura “Teatro&Formazione”, che cosa il teatro può insegnare al mondo della formazione. Anche perché dopo un incontro del genere… devo ammettere che mi sono venute in mente mille idee.
Cinque dimensioni di base
Quando insegnavo teatro nelle scuole, per semplificare partivo dal dividere il teatro in cinque dimensioni, tutte distinte e tutte collegate. Ho visto che aiutava molto per impostare il lavoro con i ragazzi. Le 5 dimensioni erano: corpo, voce, spazio, storia, pubblico. Poi lavoravamo su ognuna di queste in modo specifico, facendo però emergere sempre di più il collegamento con le altre. Ognuna di queste, dimensioni infatti, ha dentro di sé tutte le altre, le chiama, le invoca. Ognuna di queste però è anche specifica e unica. Ognuna di queste le troviamo anche nella formazione. Oggi partiamo con lo spazio.
Lo spazio scenico
Ho impiegato un po’ di tempo, ma lavorando con il teatro di strada e il varietà, ho capito che il palco lo facciamo noi. Non nel senso che lo costruiamo con mattoni e legno, ma perché è il fatto stesso che vogliamo “dire qualcosa” che ci chiede di creare un palco.
L’ho scritto anche sul Manuale dell’imperfetto incontro formativo: “Non è forse un palco la cattedra di un professore, il cortile di un animatore, lo spazio sul pavimento da cui qualcuno dà informazioni a un gruppo in attesa? Sì, sono palchi in senso potenziale. Al contrario di un palco teatrale, che resta tale anche alla fine della rappresentazione, i palchi potenziali ridiventano cattedre, cortili e mattonelle. Da qui puoi capire che siamo noi che facciamo il palco. Noi e la storia che portiamo in scena” (pag. 94). Certo si parla di reggere il palco e sai il perché? Perché un palco è un creatore di aspettative, da un palco tutti ci aspettiamo qualcosa. L’aspettativa è la forza del palco e la croce del formatore.
Quindi è la nostra voglia di comunicare che fa un palco, e se un palco esiste già, l’aspettativa creata deve essere riempita dal nostro desiderio di comunicare e dal testo che vogliamo comunicare.
3 insegnamenti del teatro sullo spazio
Il teatro è molto chiaro sullo spazio. In particolare, ci consegna quattro assiomi.
- Scegli con cura. Come dice Giacomo Andrico, grande scenografo teatrale, lo spazio scenico è un segno registico fondamentale per uno spettacolo costruito con un forte impianto interpretativo. Che cosa significa? Che la decisione di allestire in un modo o in un altro lo spazio scenico dice già quello che voglio dire. Da qui la forza delle scenografie. Uno spazio allestito parla prima di noi. È per questo che nella formazione diamo molta attenzione al setting. Il setting è un misto di disposizione del normale attrezzario formativo (sedie, tavoli, proiezioni, ecc.) e di alcuni simboli che dicono il tema. Ora la prima cosa a cui pensare è la cura dello spazio, la cura si vede da alcuni segnali che diventano però già degli annunci della tua preparazione:
⇒ Se hai allestito diversamente, dici che usi del tuo tempo per i formandi.
⇒ Se hai trovato dei simboli, dici che hai bene in mente ciò che vuoi dire.
⇒ Se metti tutto il materiale a portata di mano, dici che rispetti i formandi evitando perdite di tempo
⇒ Se l’allestimento ha una visione globale finale, annunci una visione sistemica.
⇒ Se il tutto è coerente, firmi il tuo stile. - Ciò che non serve eliminalo. La forza delle scenografie, ci viene insegnata anche da quegli spettacoli che tendono a eliminarle, puntando al minimo essenziale. Se non posso dare un senso o anche solo un po’ di bellezza a quello che ho, è meglio eliminarlo, toglierlo dalla vista, perché distrae soltanto. Pensa che in gergo teatrale, i tecnici dicono: “Bonifichiamo!” per eliminare tutto ciò che è stato usato per l’allestimento ma che non c’entra niente con lo spettacolo. Lo dicono, perché ciò che non serve è pericoloso, è esplosivo, è distraente, negativo.
- Riempi lo spazio. Tradotto in termini tecnici: “Muoviti!”, non nel senso di sbrigarti, ma in quello di muoverti nello spazio che hai a disposizione. Muoversi nello spazio quando parliamo, richiama l’attenzione, indica che il nostro dire riempie tutta la scena, risveglia le persone perché sembra che noi ci avviciniamo a loro, togliendole dalla loro confort-zone.Anche qui vediamo alcune regole semplici:
⇒ Non ci si muove senza un motivo comunicativo. Meglio allora stare fermi e usare la gestualità nel giusto modo.
⇒ Va bene camminare per scaricare l’energia nervosa. Noi dobbiamo muoverci per scaricare l’adrenalina e lo stress in eccesso. Stare fermi pensando che le cose si risolvano da sole è come chiudere la valvola quando la pentola a pressione sta già facendo bollire l’acqua!
⇒ Muoviti per sottolineare alcune frasi. Alcuni verbi evocano un movimento, in quel caso attuarlo aiuta la concentrazione di chi ascolta e ci permette di muoverci per scaricare lo stress.
⇒ Metti nello spazio. Che cosa? Il testo, la storia o almeno parti di loro. A teatro è normale. Nella formazione Robert Dillts l’ha teorizzata nel concetto delle “ancore spaziali”: si tratta di mettere dei contenuti con il nostro corpo, in alcune parti del palco. Per esempio, tutti gli elementi positivi a destra e quelli negativi a sinistra oppure tutto ciò che riguarda il passato a destra e il futuro a sinistra, così chi ti guarda, vedendo al contrario, rivedrà la scrittura da sinistra a destra (ricordati che questo non vale con il mondo arabo che scrive al contrario!). La base delle ancore spaziali è la base della teatralizzazione delle favole: si crea un collegamento inconscio tra lo spazio occupato e il contenuto collegato. La regola è semplice: più è ripetuto in modo coerente, con richiami anche nel tempo, più funziona.
In conclusione
Ora hai alcuni consigli pratici per usare lo spazio come alleato per la formazione. Occorre perciò allenare il linguaggio ambientale, ovvero il linguaggio della cura dello spazio, che è l’unico che si può completamente preparare prima dell’evento formativo stesso. Per farlo ti lascio le domande di valutazione che ho messo nel Manuale, quando ne parlo (p. 84-85)
- Quanta attenzione metto nell’allestimento dell’ambiente?
- Che campo semantico generale ho scelto per l’ambientazione?
- Che immagine ho scelto per il messaggio principale?
- Quale oggetto/simbolo ho scelto per il messaggio principale?
- Con quale proiezione accolgo la gente?
- Quale track list di accoglienza?
- Dove e come ho collocato i materiali che userò nella formazione?
- Quale posizione delle persone è più adatta?
Rispondere a queste domande ti permette di scegliere al meglio e di fare eventuali correzioni prima di partire, perché lo spazio parla sempre prima di noi.
GG Cotichella
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