Seconda puntata nel mondo dei training tool, perché un bravo formatore se non ha lo strumento, lo costruisce!
Categoria: Aziende
APPUNTI DI VIAGGIO 9/22 (dal 28/2 al 6/3)
Accompagnare
E’ un termine a cui tengo tantissimo. E in questo momento in cui la guerra bussa alle nostre porte, ne scopro tutta la forza. Quando smettiamo di accompagnare, la pace smette di esistere. Perché la pace non è assenza di guerra, ma pienezza di vita. E nessuno diventa quello che è veramente senza un aiuto, un appoggio. Abbiamo bisogno l’uno dell’altro, siamo angeli con un’ala sola, voliamo bene solo insieme.
Accompagnare è diventata la parola che mi segue e che inseguo. Capire come accompagnare, aiutare altri ad accompagnare. Creae strumenti per favorire l’accompagnare. Perché non dobbiamo essere perfetti per accompagnare, perché ognuno di noi è chiamato ad accompagnare qualcuno, anche solo per un pezzo piccolo di strada. Magari proprio per trovare qualcuno che l’accompagni più in là.
E così rivedo l’accompagnare come filigrana di questa settimana.
Lunedì 28/2 Online – Pastorale Giovanile Ivrea
Il corso “Accompagnare” in formato grande estensione mi sta prendendo sempre più. Davvero più andiamo in profondità e più scopro come sia fondamentale lavorare sull’arte di accompagnare. Bello! Anzi il bello è che ci sono ancora altri appuntamenti all’orizzonte. La settimana sull’accompagnare non poteva iniziare meglio.
Mercoledì 2/3 On line – In Cammino TV2000
E ho parlato di Accompagnare anche a TV2000. Nuovamente invitato nella trasmissione “In cammino”, in compagnia di Enrico Selleri e di d. Michele Falabretti, responsabile della Pastorale Giovanile Nazionale, ho parlato di oratori che sanno accompagnare, perché o un oratorio sa accompagnare o non è un oratorio.
Giovedì 3/3 On line – Kids&Legends ITALIA
Continua la Ricerca Formazione in collaborazione con il mondo fantastico di Kids&Legends. 7 Scuole, 18 docenti, oltre 120 allievi delle scuole medie, 2 docenti universitari, 1 formatore, 1 staff creativo, tutti insieme per creare un kit di didattica davvero alternativa!
Un progetto affascinante su 5 regioni che fa sognare una scuola davvero all’avanguardia.
Giovedì 3/3 Pinerolo
Chiudere un corso come #4You con la prima presentazione ufficiale del Manuale dell’imperfetto incontro formativo è davvero speciale.
Posso dirvelo? Il nuovo format “FORMA CON IL GIUSTO SPRINT” è davvero speciale e dalla prossima settimana comincia il tour. Se vi va scrivete a info@agoformazione.it per avere la serata speciale nella vostra realtà!
Venerdì 3/3 S. Martino in Rio (RE) – Asmodee
Ritrovare gli amici di Asmodee è sempre una meraviglia. Sarà perché provi giochi nuovi, sarà perché il pranzo insieme è sempre strepitoso, sarà perché Luca, Massimo, Ambra, Ilaria, Simona e tutta la banda sono sempre sei passi avanti, sta di fatto che davvero c’è una magia da quella parti.
Ma questa volta, ragazzi miei, bolla in pentola qualcosa di ancora più grande!!! Aspettate e vedrete!
Venerdì 3/3 Pescia (PT) – Pastorale Giovanile di Pescia
Tutte le volte che posso, nei miei viaggi inserisco sempre il conoscere una nuova realtà. Non è solo una strategia di marketing, è ascoltare il territorio per riuscire a capire meglio che cosa proporre. Ogni volta racconto chi sono e che cosa faccio, ma ogni volta mi sorprendo di che cosa dall’incontro nasca. La serata con l’equipe di PG della diocesi di Pescia è stata così. Che meraviglia lasciarsi con l’idea di essersi aiutati a vicenda e con la voglia di camminare insieme.
Sabato 4/3 Borgo a Mozzano (LU) – Federazione Misericordia Toscana.
Ormai lo sapete che con le Misericordie ho un rapporto speciale. Però ricevere il mandato di lavorare sulla formazione dei loro formatori… beh mi onora. E vedendo questa foto capisco anche il mio ruolo: un formatore si vede se prima si vedono i suoi formandi e sullo sfondo il sapere che lancia. Si chiama incontro formativo per questo: far incontrare un sapere (o saper fare o saper essere) con delle persone.
Domenica 5/3 Saluzzo – Pastorale giovanile di Saluzzo
Un altro bel progetto che parte! Lavorare con 20 giovani per creare un team di lavoro diocesano per fare la formazione agli animatori dei centri estivi.
Quando la pastorale sposa il vero protagonismo dei giovani e lo sviluppo dei territori, io mi sento proprio entusiasta per il lavoro che faccio. Domencia prossima, seconda puntata.
Per questa settimana è tutto… o forse no. La famiglia di AGO si sta allargando e presto conoscerete delle belle persone con cui ho iniziato a collaborare! Perché quando provi ad accompagnare c’è una verità: anche se inizi da solo e per un po’ da solo ti senti davvero, presto trovi sempre qualcun altro che si sentiva solo come te… Per fortuna aver continuato ha permesso a entrambi di non essere più soli e di migliorare l’arte di accompagnare.
Buona settimana, buon accompagnamento, buon tutto.
…e lavoriamo per la pace!
CHE COS’E’ UN TRAINING TOOL?
Giochi da tavolo riadattati, fogli particolari, pezzi artigianali costruiti per uno scopo specifico… un trainingtool è tutto questo e altro. Uno strumento che forma tramite un fare, un allenamento.
GLI STRUMENTI CHE SERVONO A FORMARE
Che cos’è un “training tool”? Letteralmente è uno strumento per l’allenamento o uno strumento formativo. Training, infatti, indica sia l’allenamento fisico (pensa al personal trainer) sia la formazione a tutto tondo. Quindi un primissimo aspetto fondamentale è che lo strumento favorisce a un fare pratico che serve per allenarsi. Lo strumento perciò “simula” un’azione o una serie di azioni che servono per prepararsi a una prestazione o a migliorare in generale una o più competenza.
La serie di allenamenti specifici che fa uno sportivo, servono per migliorare il proprio fisico in vista di una gara: l’allenamento tra un maratoneta e un bodybuilder è completamente diverso! La differenza è anche nel che cosa si allena: gli esercizi fisici tendono ad allenare uno o più muscoli, la formazione tende ad allenare la consapevolezza, che rimane più colpita perché toccata da un fare, più che da un parlare. Quando noi facciamo infatti, ci rendiamo meglio conto, capiamo meglio come funziona quella pratica.
Tool o format?
Lo strumento all’inizio era fisico (tool vuol dire “attrezzo”), ma oggi nel campo della formazione può indicare anche un pacchetto digitale utile per la formazione online (per farti un’idea vedi qui). Da qui, alcune agenzie chiamano tool anche quello che io preferisco chiamare format, cioè un laboratorio formativo decisamente pratico con un’ambientazione molto riconoscibile e un momento di gioco di ruolo: il gruppo aziendale che deve immaginarsi un equipaggio che gestisce un naufragio, avendo una consegna all’inizio e una missione da compiere.
Una definizione personale e pratica
C’è perciò un po’ di confusione. In questi casi è sempre meglio dichiarare subito che cosa si intende.
Per me “training tool” significa qualcosa di fisico, che è ludiforme e rientra nel campo formativo della facilitazione.
Fisico indica che c’è qualche cosa da toccare. Il tatto è il senso più diffuso, che ci fa partecipare realmente alla vita: quando qualche cosa ci riguarda, ci appassiona, diciamo che “ci tocca”. La fisicità apre poi agli altri sensi: un training tool proprio perché fisico deve essere bello a vedersi. Oggi la grafica, il packaging sono fondamentali e non sono semplicemente un qualcosa in più. Un po’ come l’impiattamento per una cucina: certo che se è immangiabile a ben poco vale l’impiattamento, tuttavia un buon piatto, presentato male perde molto delle sue possibilità.
Ludiforme è un neologismo del pedagogista Aldo Visalberghi, che indica il gioco che si fa lavoro, appasionandoci e rendendoci felici. È applicare la forza del gioco al lavoro, alla ricerca, alla vita tutta. Il ludiforme è la dimensione ludica che supera uno dei suoi pilastri: la gratuità e la libertà di un gioco.
Nel ludico è fondamentale essere liberi, non si può obbligare a giocare. Si deve favorire, promuovere, ma si deve anche rispettare totalmente la persona. Questo è un dilemma che spesso ha creato qualche trauma a dei bambini nelle colonie o nei centri estivi, ma anche ansia da prestazione negli animatori. Un bravo animatore è infatti colui che ci fa venire voglia di giocare, prima ancora che di obbligarci. Questo perché il gioco ha senso solo in sé.
Nel ludiforme il gioco ha senso fuori di sé: è l’apprendimento di qualsiasi tipo di sapere, saper fare o saper essere, che richiede di passare da un gioco per riuscire nel suo scopo. Si gioca, ma fin dall’inizio si sa che è solo una via per un “bene più grande e condiviso”. Quando “giochiamo” con training tool, prendiamo tutto il bello del gioco, ma ci interessa sempre il formarci, l’apprendere.
Facilitazione è il modello formativo per cui tendiamo a far emergere dal gruppo proposte e soluzioni. Utilizza molto strumenti che servono a fare partecipare i singoli in un ambiente sereno e positivo. Per usare la definizione di Pier Luigi Ventura, la facilitazione è l’insieme di “attività che hanno come obiettivo aiutare i gruppi a trovare soluzioni condivise, a condividere le proprie conoscenze, competenze. Il docente diventa: formatore quando ha dei contenuti da trasferire, facilitatore quando presidia il processo della comunicazione, della condivisione. La facilitazione, in quanto strumento che permette ai gruppi di far emergere le proprie conoscenze, sia quelle dichiarate, che quelle implicite e più nascoste, può essere di valido aiuto nei percorsi di formazione.
La tua cassetta degli attrezzi
A questo punto quello che conta è farsi la propria cassetta degli attrezzi. Si costruisce provando e vedendo quello che si adatta al nostro stile e al nostro metodo. In generale per aiutarci, può essere utile una specie di mappa dei punti dove è bene avere dei training tool.
Strumenti per avviare una discussione. Sicuramente un kit di immagini per collegare un contenuto a una visione. Sono utili per esempio le carte di Dixit o di Dream On, gli Story Cube oppure le foto emozionali di Metalog.
Strumenti per creare una simulazione. Ovviamente qui dipendono molto dal tema. Sulle dinamiche di gruppo è bellissima la Torre del Potere di Metalog, ma sul far crescere un gruppo sulla comunicazione è fondamentale Duplik.
Strumenti per crescere insieme. Qui come al solito, sono costretto a parlarvi di Projectus per la progettazione condivisa. Mentre utile per il problem solving di gruppo è il bellissimo My Party di Forludo. Anche qui ovviamente dipende dalla tematica.
Strumenti per partire e ripartire. Piccoli giochi veloci che però siano legati a qualcosa di fisico: carte, oggetti, ecc. Io li chiamo anche “salva formazione”, sono ideali quando si riprende dopo una pausa o si deve staccare perché l’incontro è stato da troppo tempo frontale.
Come vedete tanti e diversi strumenti. Il bello è che puoi costruirlo anche tu un training tool, ma questo lo vedremo nella prossima puntata.
Gigi Cotichella
Photo by Metalog.
B.U.O.N.I. 5: BUON GIOCO
Un libro sul gioco meraviglioso per i contenuti, incredibile per lo stile. Continue reading
APPUNTI DI VIAGGIO 8/22 (dal 21/2 al 27/2)
Sinodo
Benché sia di “gergo ecclesiale”, sinodo è una parola che riguarda la forza di ogni gruppo, di ogni ente umano. Sinodo significa letteralmente “camminare insieme” e se il sinodo è un evento per farlo meglio (o per ricucire dopo uno strappo, un problema divisivo), la sinodalità è l’essenza stessa della Chiesa, ma in realtà anche di ogni gruppo di lavoro.
O si cammina insieme o non si va avanti per molto. Ed è così anche per chi forma e chi da consulenze: bisogna camminare insieme. Spesso chi fa il mio mestiere ha tutte le risposte, ma se queste non vengono assimilate dal gruppo, sono risposte tanto vere quanto inutili. Per me è sempre stato così: la verità più che assoluta o relativa, è relazionale.
Quindi ogni mia settimana deve essere sinodale. Devo camminare insieme con i singoli che seguo, devo camminare insieme con gli enti che seguo, devo creare ponti con chi mi scrive. Sinodali che è addirittura più profondo di essere solidali.
Tuttavia, questa settimana è stata ancora più sinodale del solito.
Martedì 22/2 Piobesi Torinese
Ho concluso il percorso di Progettazione pastorale con Projectus presso la parrocchia di Piobesi Torinese. Ho chiesto alla fine la cosa che era rimasta di più di questo percorso, e oltre il fatto di aver capito meglio cosa c’è in gioco con la progettazione, molti hanno sottolineato il bello di aver costruito qualcosa insieme, partecipando tutti e ascoltandosi tutti (perché questa è la forza di Projectus). Il bello comunque è stato il loro regalo finale: una bellissima composizione di primule e …uno stock di post-it! Come a dire: “Gigi, continua con Projectus, ne vale la pena!”.
Giovedì 24/2 On line
Grazie a Effatà e Intergentes, ho presentato Projectus online per mostrare come la progettazione condivisa possa essere un autentico strumento sinodale. Bellissime le domande emerse: “Va bene per un gruppo di catechisti” (Si!); “ “ (Projectus aiuta proprio a facilitare, poi ovviamente la facilitazione è un’arte che va appresa studiando, ma che applicando continuamente); “S
Venerdì 25/2 On line
PNRR e dintorni. Un gruppo trasversale di professionisti a tutti i livelli: economico, management, sociale, formativo. Un’esperienza fantastica di multiprofessionalità. Un obiettivo di sviluppo sostenibile: far usare al meglio le risorse del PNRR a quante più imprese possibili, sia del profit che del no profit. Prossime notizie in arrivo.
Venerdì 25/2 Corato (BA)
Percorso Rigenerazione. Ho presentato nella versione definitiva i due strumenti per il Sinodo delle Misericordie: uno per gruppi numerosi, che riprende un po’ lo stile Metaplan e uno che riprende l’uso delle carte come strumento di gruppo. Posso dirvi una cosa? Sono particolarmente fiero delle scelte fatte.
Sabato 26/2 Corato (BA)
Una mattinata passata con gli aspiranti formatori delle Misericordia della Puglia. Due moduli: la comunicazione esterna, interna e integrata per un formatore e la comunicazione efficace nei gruppi formativi. Il tutto condito con giochi (Duplik funziona sempre!) e test di autovalutazione (bellissimo il nuovo sui 7 assiomi della comunicazione formativa in un gruppo).
Sabato 26/2 Bari
Pastorale Giovanile Bari. Preparare un evento con l’equipe di PG di Bari è sempre una bellissima avventura. Il 2 aprile faremo un mega laboratorio per 200 giovani che si occupano di giovanissimi e ragazzi. Faremo momenti d’insieme e laboratori a gruppi (tenuti dai giovani dell’equipe, givoani AC e giovani Scout). Il tema? Che cosa dice la Parola sulla formazione e sulla pastorale giovanile. Tutto partirà dall’icona qui di fianco.
Una settimana ricca, ma ovviamente piena di tante domande. Chi mi conosce sa come viva la situazione in Ucraina. Per ogni sorriso c’è un’ombra… non solo perché potrebbe arrivare qui, perché chissà cosa potrebbe succedere… ma perché sta già succedendo lì, perché continua a succedere da altre parti del mondo e dobbiamo smettere di fregarcene. Per me lavorare sul miglioramento delle persone, sul far crescere i gruppi, sul formare e sostenere chi si occupa di altri è lavorare per la pace. Che non è mai assenza di guerrra ma pienezza di vita.
Buona settimana, buona pace come pienezza di vita, buon tutto.
APPUNTI DI VIAGGIO 7/22 (dal 21/2 al 27/2)
Progettare
Da due anni è un termine che fa parte di me. Ovviamente, è legato all’esperienza di Projectus. Ma Projectus è nato sul campo, non a tavolino. È nato da un’esperienza sul campo: una formazione per quella banda di persone belle che è la realtà di Siderformazione. Funzionò così tanto che decisi che doveva diventare un training tools. Partì la ricerca, l’approfondimento, il test nelle diverse realtà. E ogni volta la realtà che ti supera e ti chiede di cambiare i progetti.
Così viene da chiederti “Ma perché progettiamo?”. Perché progettare è dare una risposta con un impegno di lavoro. Si scrive perché un contratto dove tu, raccontando i tuoi sogni (finalità) e i tuoi obiettivi, ti prendi l’impegno di raggiungerli, mostrando realmente i risultati, spiegando eventuali cambiamenti. Lo firmi perché ci metti la faccia.
Progettare e progettare insieme, perché la progettazione condivisa è il futuro, per le aziende come per la pastorale (cfr SINODO!).
Ecco allora che la settimana passata e questa che si apre porta due segni del progettare.
A Piobesi Torinese sto ultimando il percorso di PROGETTAZIONE PASTORALE CONDIVISA. Lo sto facendo con il gruppo di adulti e universitari che manda avanti l’oratorio. Lo facciamo con Projectus ed è veramente bello. Bello per quello che esce, bello per i rimandi:
- Non ci eravamo mai soffermati ad ascoltare che cosa pensa ciascuno di noi. Il bello di Projectus è proprio quello di obbligare tutti a intervenire.
- Ma se progettiamo tutto, che cos’è allora l’imprevisto? L’imprevisto è la voce di Dio che ti ricorda che ogni uomo, ogni vita è più grande dei nostri progetti. Perché progettiamo per rispondere alla vita e gl iimprevisti ci ricordano il volto della vita. Perché se arriva un imprevisto, possono saltare i programmi, ma non i progetti. I progetti dicono i “perché” e i perché reggono agli imprevisti, anzi si evolvono di fronte agli imprevisti.
- Adesso, almeno, sappiamo dove puntare. Perché Projectus forma alla progettazione e lo fa formando il gruppo insieme.
Ma c’è anche un appuntamento per tutti sulla progettazione pastorale. Giovedì 24 con Effatà Editrice e il loro progetto Intergentes, parleremo di come la progettazione condivisa sia uno strumento per attivare processi sinodali!
Sarà una presentazione molto dinamica con Projectus! Perciò segnatevi la data e iscrivetevi a questo link… è GRATIS!
Per ora è tutto! Ci leggiamo lunedì prossimo!
Buona settimana, buoni progetti, buon tutto.
Gigi Cotichella
LE FINESTRE FORMATIVE (oltre JOHARI)
Forse avete sentito parlare della finestra di Johari, ma le finestre di consapevolezza sono un autentico strumento formativo. Qui le giuste strategie per usarle bene.
4 FINESTRE PER UN LAVORO DI GRUPPO
Partendo da uno strumento di formazione come le finestre, proviamo a vedere un uso diretto per i gruppi di lavoro. Un modo diverso e diretto per riuscire a capire dove siamo come gruppo e dove vogliamo andare. Continue reading
B.U.O.N.I. 4: ORGANIZZA AL MEGLIO LA TUA VITA
Un libro per crescere nella consapevolezza. Pratico sì, ma fortunamente anche profondo. Così sappiamo che cosa fare e anche il perché. Continue reading
I DIARI DEL FORMATORE
Dell’efficacia di tenere un diario e degli effetti benefici che ha, ne hanno scritto parecchi. Qui proviamo a vedere come può aiutare un formatore a crescere continuamente. Continue reading