UN LABORATORIO DI DIALOGO

Stare dentro un cerchio, arricchirlo di punti di vista e dialogo per generare strumenti, sguardi, equilibri nuovi che vanno oltre e contaminano il resto.

IL CIRCLE TIME: PER IMPARARE A DIALOGARE

Il cerchio da sempre appartiene come simbolo alla storia dell’uomo e alle diverse ritualità create nei secoli. Da sempre simbolo di perfezione, in grado di contenere il tutto, l’inizio e la fine. Da sempre al suo interno avvenivano i riti di passaggio e si trasmetteva la conoscenza, la storia e l’identità di un popolo.

Se nel mondo la forza e il ruolo sociale del cerchio è, ad oggi, venuta meno, in ambito pedagogico sta avvenendo esattamente l’opposto. Si nota un aumento delle metodologie che partono dalla forza e dalla generatività del cerchio per sviluppare competenze trasversali e life skills.

Una di queste metodologie prende il nome di Circle Time, conosciuto anche come Circle Solutions o Circle work.

Il Circle Time è molto diffuso in ambito scolastico ed è una metodologia che facilita la comunicazione e la conoscenza reciproca dei componenti della classe. La sua dinamica aiuta a creare un clima favorevole al confronto e permette di valorizzare le risorse e differenze individuali. È inoltre uno strumento efficace per lavorare sull’intelligenza emotiva e sviluppare le competenze relazionali.

COME FUNZIONA

Il Circle Time è un momento in cui tutta la classe, compreso l’insegnante, si dispone in cerchio e viene coinvolta in una serie di attivazioni: giochi, attività psicometriche, compiti creativi, ecc..
Le attività prevedono che gli studenti cooperino e condividano idee, pensieri e informazioni tra loro, sia come “cerchio intero” sia in coppie o piccoli gruppi che poi riportano quanto fatto all’intero gruppo. La disposizione a cerchio consente a ciascuno di avere l’attenzione di tutti e, allo stesso tempo, di abbattere la barriera psicologica che separa in modo netto l’insegnante in cattedra dagli studenti seduti ai banchi.

L’insegnante, infatti, è parte del cerchio, ha il ruolo di mediatore e di facilitatore. È importante che non intervenga in maniera diretta nella discussione che si viene a creare. Il suo compito infatti è quello di facilitare la comunicazione tra gli studenti, permettendo a tutti di esprimersi liberamente e custodendo il clima della condivisione. Il docente si astiene dal giudicare quanto emerge e aiuta gli alunni a fare lo stesso, senza imporre il proprio punto di vista.

La programmazione del Circle Time è fondamentale. Senza seguire una struttura precisa di argomenti da trattare e/o fasi da affrontare, rischia di perdere la propria efficacia. È importante strutturarlo come un appuntamento sicuro, proficuo, con una cadenza fissa e una ritualità che ne garantisce il corretto svolgimento.

Gli argomenti da proporre all’interno di un Circle Time sono numerosi: un argomento didattico su cui scambiarsi informazioni, il cambiamento, un evento di cronaca, il lavoro di gruppo… Ogni aspetto della vita e della quotidianità può diventare il tema. Bisogna però tenere a mente che il Circle Time non è uno spazio in cui apprendere nozioni o risolvere i conflitti. Il Circle Time aiuta a raccogliere gli stati d’animo e le opinioni dei singoli.  Se ci si rende conto che una questione sollevata durante il Circle Time necessita di essere risolta, bisognerà pianificare un momento riparatore ad hoc.

I PRINCIPI DI BASE DEL CIRCLE TIME

Il Circle Time lavora su tre principi fondamentali: inclusione, sicurezza e democrazia. Lavorando sulla comunicazione e le dinamiche di interazione tra i partecipanti, permette di creare integrazione e valorizzare le competenze e i punti di vista di tutti. L’insegnante potrà conoscere meglio i propri alunni e le dinamiche presenti nel gruppo classe.

Predisporre almeno un Circle Time alla settimana permette agli studenti che vi partecipano di sviluppare diverse competenze, tra cui:

  • ascolto reciproco
  • astensione del giudizio
  • rispetto del turno di parola
  • capacità argomentative
  • empatia
  • problem solving

A COSA PRESTARE ATTENZIONE

Ci sono alcuni aspetti da curare:

  • Se si decide di far lavorare in gruppi più piccoli è necessario prestare particolare attenzione alla loro formazione. Un obiettivo è che gli studenti si possano conoscere meglio tra di loro, interagendo al di fuori dei “classici” sottogruppi che fisiologicamente creano una classe.
  • L’insegnate si siede nel cerchio ed ha la stessa posizione di tutti gli alunni. Ad esempio: se ci si siede per terra anche lui sarà seduto per terra).
  • Soprattutto all’inizio può essere utile usare un oggetto per regolare i turni di parola (solo chi ha l’oggetto in mano può parlare) e una clessidra per regolare il tempo massimo di intervento. Con la pratica, entrambi questi oggetti possono venir meno.

LO CONSIGLIAMO PERCHÉ…

Il Circle Time è una metodologia che permette di lavorare contemporaneamente su numerosi aspetti fondamentali per la crescita di ognuno. La disposizione in cerchio e la dinamica che si crea al suo interno favoriscono lo sviluppo della capacità di riconoscere e gestire le proprie emozioni, stimolano all’assunzione di responsabilità, migliorano le competenze comunicative, educano all’inclusività e al confronto costruttivo. Vengono valorizzate le risorse e le differenze individuali, educando all’uguaglianza e alle pari opportunità. Inoltre, può rappresentare uno strumento di prevenzione e risoluzione rispetto a eventuali situazioni di conflitto presenti all’interno della classe (es: discriminazione, esclusione sociale, battute e comportamenti inappropriati, fenomeni di bullismo).

Irene Raimondi

Foto di Beth Macdonald su Unsplash