GIOCARE
È un verbo bellissimo, ma in italiano l’abbiamo un po’ bistrattato: è solo una roba per bambini, è (addiritura) pericoloso. Le cose non vanno meglio se ci spostiamo al latino ludo, togliendo LUDOTECA, tutte le parole formate con ludo sono negative: ludopatia, deludere, illudere, colludere…
Per questo nel mio metodo formativo ho usato PLAY, perché lì la ricchezza è rimasta.
Ma qual è questa ricchezza? È la possibilità di ritornare a rimettere le fondamenta, perché se è vero che con il gioco, noi impariamo a vivere e impariamo a imparare, giocando noi possiamo rimettere a posto l’umano.
Certo c’è il gioco e ci sono i giochi, c’è il giocare, l’apprendere giocando, il giocare da soli, il giocare insieme, il gioco libero. C’è tanto da riflettere, imparare, costruire. Ma ciò non toglie che giocare rimette a posto l’umano. E quando il gioco umilia, appesantisce, stanca? Beh, la prima cosa che mi domando è: “È ancora gioco?”. Forse dovremmo avere il coraggio di studiare il gioco di più e ancora di più, giocare, mettendoci in gioco.
Studiare il gioco. Due libri mi sembrano essenziali: IL BUON GIOCO e GIOCARE PER GIOCARSI . Di entrambi, trovi la nostra recensione.
Giocare. Per questo punto vi rimando alla nostra proposta di questo tempo: un kit fatto da un gioco (Dixit Odyssey), una scheda TrasformaGioco (per usarlo a casa, a scuola, in oratorio, in azienda) e un Ebook (l’ImmaginaOratorio).
Mettersi in gioco. Vi dico solo che questa settimana senza lavori in esterna è stata pienissima.
Perché AGOFormazione si è messa in gioco.
Perché AGOFormazione è diventata davvero una squadra.
Perché AGOFormazione ha preso casa.
Perché AGOFormazione vuole costruire con voi una vera comunità di senso.
Per questo a breve, arriveranno un po’ di novità per tutti voi. Perché mettersi in gioco non è mai solo questione di un momento. Mettersi in gioco è questione di allenamento.
Noi ci stiamo preparando per voi.
Buon gioco, buona vita, buon tutto
GG