QUANDO L’INCONTRO FORMATIVO NON RIESCE BENE…

Da un’esperienza estiva è nata una riflessione condivisa: quali sono le condizioni del formatore per cui un incontro funzioni o meno? A che cosa bisogna stare attenti?

Quest’etate in una formazione per formatori, ho fatto ragionare il gruppo su quando l’incontro formativo riesce e quando no. L’ho fatto utilizzando la tecnica del semaforo con dei post-it.

Come sempre quello che emerge da queste consultazioni è molto interessante, soprattutto se il gruppo è in gamba, e in questo caso essendo un master di pastorale giovanile organizzato dai Salesiani dell’Italia Centrale, devo dire che lo è stato molto.

LE DOMANDE. Che ho fatto per capire.

Erano tutte incentrate sul formatore. Ho chiesto quali suoi elementi fanno decollare l’incontro (VERDE); quali bloccano la buona riuscita dell’incontro (ROSSO) e quali lo rallentano o comunque sono così importanti da prestarci decisamente attenzione (GIALLA).

Mentre ti riporto le risposte, provo anche a dare una lettura ragionata per prendere qualche spunto concreto e così aiutarci a migliorare la nostra conduzione di incontri formativi.

VERDE. Che cosa fa andare bene l’incontro.

Se dovessi riassumere tutto in una parola direi PROSSIMITÀ. Viene sottolineato in molti aspetti diversi la capacità di riuscire ad arrivare all’altro, all’uditorio: simpatia, esempi concreti, linguaggio semplice. Emergono tutti movimenti verso i formandi, movimenti che tendono a ritoccare il contenuto, il sapere. In fondo lo ripeto da tempo, noi favoriamo incontri tra il tema e il

Certo non manca il riferimento alla preparazione ma questo è vissuto in termini di TESTIMONIANZA: deve vedersi la passione, deve

Ora per la 2° legge del palco (di cui ho scritto sia in ANIMARE e IL MANUALE) se una cosa noi la viviamo questa viene trasmessa, anche se noi non la enunciamo direttamente. Per questo per comunicare “passione”, l’unica soluzione è viverla! Viverla prima dell’incontro formativo, con la preparazione, la ricerca, lo scambio. Non mi stancherò mai di ripeterlo: il lavoro in classe si prepara fuori dalla classe, ma vale anche per le relazioni. Pensate all’amore. Quando siamo innamorati il nostro incontro inizia molte ore prima nella preparazione e ogni scelta che facciamo, la prendiamo in base alla nostra storia, ai suoi gusti, a quello che vogliamo suscitare.

Ah! E fa parte dell’amore anche rispettare i patti e i tempi: se hai detto finiamo alle 17.30 e poi continui fino alle 19.00 perché sei appassionato… beh sappi che quello non è più amore, è stalkeraggio!

ROSSO. Che cosa blocca l’incontro.

Qui ho provato un grande piacere. Perché la maggioranza dei post è incentrata su due temi a me molto cari: la PREPARAZIONE e il PASSAGGIO. Sulla preparazione direi che siamo tutti d’accordo. Anche se dobbiamo chiederci che se siamo tutti d’accordo perché un gruppo dovrebbe metterlo come problema? Secondo il criterio storico delle fonti, se si parla di qualcosa è perché il problema c’è… quindi ahimé temo che ci siano ancora molti fanno incontri formativi senza prepararsi. E credo che questo si sveli nel secondo termine, il PASSAGGIO. Pare che il problema sia il distacco dai formandi: letture di slide passive, nessuno “sgancio” dalla cattedra, toni monotòni che portano a monotonia, mancanza di empatia…

Qui c’è la chiave di volta: preparare dispense, slide, tecniche non è preparare l’incontro. Rileggi la frase. Tu prepari dispense, slide, tecniche… che sono il repertorio. E non fraintendiamoci, io sono per il repertorio. Ma se poi non lo rincarni in quella situazione, se poi non lo condisci con il tuo pubblico tutto è finito. Perché è un incontro e dobbiamo incontrare chi abbiamo davanti e dobbiamo far loro incontrare non solo il tema, ma il cambiamento in positivo che quel tema può dare a loro. Può essere che i ragazzi di oggi non sappiano più a che cosa serve lo studio… e tocca agli insegnanti anche questa parte. Potrebbe essere più facile se lo dessero i genitori, la società? Certo. Ma se non è così, bisogna darsi da fare. Sono innumerevoli le volte in cui nei miei incontri di formazione, devo aiutare le persone a capire perché sono lì! A volte prende anche il 70% delle mie energie… e dopo devo ancora arrivare al tema! È inutile sul PASSAGGIO ci giochiamo tutto.

GIALLO. A che cosa dobbiamo prestare attenzione?

Ecco allora che molto coerentemente, sotto questo colore troviamo i due aiuti più pratici, le due dimensioni a cui prestare più attenzione: i TEMPI e il FEED-BACK.

Per i TEMPI si intendono tutte le dimensioni temporali: stare nei tempi patuiti, alternare i tipi di tempo: da interattivo a diretto, da lavori in gruppo a discussione in plenaria. E soprattutto gestire bene le pause.

Sul FEED-BACK ci soffermiamo di più. Che cos’è un feedback? Una reazione, un riscontro. Letteralmente vuol dire retroazione. Ma feed è una parola legata all’alimentazione, al nutrire. Il termine è nato nel campo tecnico: un valore in uscita viene reimmesso nel circuito, viene come nuova alimentazione al circuito. In campo comunicativo (il nostro) indica una reazione, una risposta. Ma mi piace pensare che i feed-back sono del cibo dato dai formandi… anzi degli ingredienti. E ogni volta che arrivano dovremmo chiederci: e adesso che ci cucino? Un po’ come la mistery box di Masterchef.

Per tornare al nostro incontro però, è bene che ti ricordi che i feed-back vanno colti e preparati. Saper cogliere è l’arte di guardare i nostri formandi a 360°, saper preparare è l’arte di costruire incontri che abbiano spazi reali di confronto. Non basta dire: “Avete capito?”. Servono tecniche adatte. Ma la prima cosa da fare è creare gli spazi reali dove mettere delle tecniche adatte. E se ti chiedi quale siano, per esempio quella del semaforo lo è!

ROSSO, VERDE, GIALLO. Per concludere.

Il semaforo creato dai formandi ci ha dato dei buoni spunti, non trovi? Abbiamo sei parole su cui fare un esame di coscienza formativa: PROSSIMITÀ, TESTIMONIANZA, PREPARAZIONE, PASSAGGIO, TEMPI, FEED-BACK. E come sempre vivendo in un sistema, il cambiamento di una piccola variabile può far cambiare tutto!

Gigi Cotichella

 

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