PERFORMANTI è un percorso contenitore per tutte le persone che nella pastorale lavorano a formare altre persone: bambini, ragazzi, giovani, adulti, anziani e anche nuovi formatori.
Possono essere giornate residenziali o moduli brevi lungo un periodo prestabilito, l’importante è rimanere in forma per la formazione.
Il titolo PERFORMANTI dice molto. Accetta la sfida di passare attraverso la concretizzazione, la “performance”. Ma scansa il mito della prestazione: è un participio presente più che un aggettivo, cioè è un’azione continua (un processo).
E poi dà l’idea di testimonianza: “performare” ha infatti due significati.
Il primo più francofono e anglofono (da cui performer) dà l’idea del mettersi in gioco: è performer l’atleta che gareggia, l’artista che va in scena, ecc.
Il secondo più “latino” è l’idea di “dare forma attraverso” che a sua volta significa “tenere, sopportare attraverso”. Tenere cosa? Attraverso cosa? L’idea è di tenere il formato e il suo cammino attraverso la guida e l’accompagnamento.
PERFORMANTI quindi come testimoni che accompagnano, l’immagine migliori per chi vuole formare altri all’interno dell’azione pastorale della Chiesa.
La proposta divisa per moduli formativi, da scegliere come singoli momenti o come itinerari di accompagnamento. Ogni modulo può essere formulato in più incontri o in esperienze residenziali:
1. Il metodo S.P.R.I.N.T.® nella Formazione
Ci confrontiamo sul metodo AGO per la creazione degli incontri formativi riadattandolo agli scopi delle nostre azioni nella pastorale.
2. Come si progetta la formazione
Ci accordiamo sul vocabolario e (ri)scopriamo parole come PROGETTO –PROGETTUALITÀ – PROGRAMMA – PROFILO. Tutte perché sia a buon PRO!
3. Si PROFILA – P(I)ROFILA
Quando si forma si parte sempre dal PROFILO in uscita per poi lavorare con tutti gli ingredienti da mettere nella PIROFILA del nostro percorso.
4. Dal PROGRAMMA al P(U)RO-GRAMMA
Anche se ultimo nei passaggi il PROGRAMMA rimane necessario. Imparare a saperli scrivere e seguire senza catene, diventa fondamentale
5. Si PROCEDE… P(E)RO’CEDE
Dalla verifica come obbligo o come prassi auspicata alla verifica come stile. La capacità di “fare il vero” per superare anche i momenti di difficoltà.
Gigi Cotichella